martedì 20 settembre 2016

Per un No anticolonialista

 
 
Sono tante le buone ragioni per dire No alla riforma della Costituzione voluta da Renzi. Con questo documento non vogliamo quindi ripetere ancora una volta le motivazioni espresse con grande efficacia dal Comitato italiano per il No e da numerose pubblicazioni diffuse in questi ultimi mesi * Il Comitato di Quartu Sant'Elena per il No intende invece spiegare con queste poche righe perché ogni anticolonialista sardo, ogni indipendentista, dovrebbe votare No alla riforma costituzionale Renzi. Sia chiaro, il nostro Comitato non fa l'apologia di una Costituzione che dichiarando la Repubblica “una e indivisibile” (articolo 5) non riconosce nemmeno il principio di autodeterminazione dei popoli proclamato dalla Carta delle Nazioni Unite (articoli 2 e 55): ritiene però doveroso e indispensabile schierarsi in una battaglia contro l'ulteriore rafforzamento della struttura coloniale dello stato italiano. La riforma Renzi-Boschi ridisegna infatti l'architettura dello stato in maniera neocentralista e ne rafforza la struttura coloniale. Ogni corrente dell'indipententismo e dell'anticolonialismo che scegliesse di non schierarsi contro una riforma che potrebbe mutare in maniera significativa i rapporti di forza fra la Sardegna e lo Stato italiano (“perché la Costituzione italiana non ci riguarda!”) dimostrerebbe una capacità di visione politica piuttosto ristretta.
Dal “parafederalismo” al neocentralismo - Nel suo scritto “Un progetto contro la democrazia” il docente di Diritto Costituzionale Alessandra Algostino spiega che “il trait d'union delle varie norme che riguardano il titolo V è rintracciabile nel ritorno dello Stato: è abbandonato il tanto decantato progetto federalista, si inverte la rotta e si accentra”. In particolare, dall'articolo 117 vengono cancellate le materie a legislazione concorrente tra Stato e Regioni.** Viene quindi ampliata la lista delle materie la cui legislazione esclusiva spetta allo Stato: fra queste troviamo l'ordinamento delle professioni e della comunicazione; la protezione civile; la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell'energia (qualcuno ha detto Galsi?); le infrastrutture strategiche e le grandi reti di trasporto e di navigazione; i porti e gli aeroporti civili di interesse nazionale e internazionale; i mercati assicurativi; le disposizioni generali e comuni sulle attività culturali e il turismo.
La clausola di “supremazia” - Lo stesso articolo 117 recepisce la cosiddetta "clausola di supremazia". Quella che da più parti è stata definita “clausola vampiro” prevede che, su proposta del Governo, anche per le materie non di competenza, possa intervenire la legge statale “quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell'interesse nazionale”. Secondo alcuni costituzionalisti, anche molto autorevoli, le Regioni a Statuto speciale sarebbero escluse dall'applicazione della Riforma Renzi-Boschi sino alla scrittura di nuovi Statuti (sarebbe comunque una magra consolazione, vista per esempio l'alta considerazione dello Stato italiano per lo Statuto sardo in materia di entrate). Ma non tutti gli studiosi la pensano così. Per esempio per Roberto Toniatti***, attuale preside Giurisprudenza a Trento, la clausola sospensiva (art.39 comma 12) che blocca per ora e fino alla revisione dei rispettivi Statuti l’applicazione alle Speciali della legge Costituzionale Boschi-Renzi, non è in realtà una clausola di salvaguardia in quanto può essere superata dalla clausola di supremazia dello stato italiano, contenuta nell’art. 117 comma 4. In sostanza, in mancanza di una intesa forte tra Stato e Regione il primo potrà invocare la clausola di supremazia statale e togliere l’autonomia alle Speciali, scenario questo che è già da tempo in preparazione all’interno dell’attuale maggioranza di governo nazionale”. La riforma Renzi-Boschi stringe la morsa coloniale. Gli anticolonialisti sardi votano No.
*Ad esempio il libretto “Io dico No” - edizioni gruppo Abele
**Fonte Wikipedia
***Fonte: La voce del Trentino

Il Comitato per il No di Quartu Sant'Elena 20.09.16

domenica 18 settembre 2016

In Stato di Servitù


La ripartizione delle servitù militari nello stato italiano

Sardegna 59.97%
Friuli Venezia Giulia 31,65%
Trentino Alto Adige 6,84%
Valle d'Aosta 0,78%
Sicilia 0,76%

martedì 23 agosto 2016

Amare e essere amato - Mishima

Sia per un uomo sia per una donna, "essere amati" era ben diverso da "amare". Consapevolezza, questa, a cui Taeko arrivò solo dopo aver conosciuto Senkichi. Erano sentimenti che appartenevano a universi diametralmente opposti e Taeko, fino a quel momento, non si era mai scontrata con una verità così terrificante sugli esseri umani. Insondabile è la gioia impetuosa che, chi è amato, avverte nel profanare se stesso; mentre chi ama è condannato a inseguire l'altro in una perpetua discesa verso le profondità dell'inferno.


Yukio Mishima - La scuola della carne (pagina 91 - editore Feltrinelli)

martedì 2 agosto 2016

Profonda Barbagia


“E per schiarire le loro idee, l'educatrice li metteva fuori dalla scuola con quattro gradi sopra lo zero. Non sale dalla profonda Barbagia il racconto del maltrattamento dei piccoli alunni. Tocca Roma, Grosseto, Pisa, Bolzano. Piatti rotti in testa, punizioni da Marines”. Repubblica, 2 agosto 2016, pagina 13.

domenica 1 maggio 2016

Il libro. "Rivoluzione e internazionalismo", di Michele Azzerri

“Rivoluzione e internazionalismo” è entrato da subito fra i libri che considero più preziosi e utili all'interno della mia piccola biblioteca politica. È infatti una bussola attraverso la storia del marxismo rivoluzionario: dalla biografia e dal pensiero di Trotsky per arrivare alla crisi economico-sociale del presente.
A più di un anno dalla lettura dell'opera (che comprai durante una presentazione militante in via dei Latini, a Roma, e di cui oggi consiglio l'acquisto) rimane impresso lo sforzo nella produzione di quello che può essere considerato quasi un libro di testo: una guida alla cassetta degli attrezzi del comunismo controcorrente e alle pagine più censurate e nascoste dell'elaborazione del movimento socialista e rivoluzionario internazionale.

Sono particolarmente stimolanti i capitoli riservati all'analisi delle divergenze e delle convergenze fra Trotsky e Lenin e al raffronto del pensiero di Trotsky con quello di Gramsci. Altrettanto interessante è la parte dedicata ai trotskismi dopo la morte del grande rivoluzionario, parte che potrebbe essere utilmente letta in parallelo a libri come “Per una storia della Quarta Internazionale” di Livio Maitan e a “Chi sono questi Trotskisti?” di Daniel Bensaid. All'interno di questa sezione è rilevante anche lo spazio riservato ai punti di vista esterni alla IV: da Tony Cliff a Cornelius Castoriadis (passando per Bruno Rizzi).

lunedì 18 gennaio 2016

Cento dischi (+ cinque) che porterei volentieri con me all'inferno











1.    Ac Dc Blow Up Your Video

2.     Angra Holy Land

3.     Angra Angels Cry

4.     John Arch A Twist Of The Fate

5.     Black Sabbath Paranoid

6.     Black Sabbath Heaven And Hell

7.     The Beatles Abbey Road

8.     Black Widow Sacrifice

9.     Blind Guardian Imaginations From The Other Side

10. Banco del mutuo soccorso Banco del mutuo soccorso

11. Banco del mutuo soccorso Io sono nato libero

12. Banco del mutuo soccorso Canto di primavera

13. Franco Battiato Dieci stratagemmi

14. Angelo Badalamenti Twin Peaks

15. Blackmore's Night Shadow Of The Moon

16. Blaze Bayley War Within Me

17. Caravan In The Land Of Grey And Pink

18. Camel Mirage

19. Cynic Focus

20. Paolo Conte Snob

21. Ronnie James Dio Holy Diver

22. Ronnie James Dio Dream Evil

23. Deep Purple Made In Japan

24. Deep Purple Burn

25. Deep Purple Perfect Strangers

26. Bruce Dickinson Chemical Wedding

27. Dream Theater Scenes From A Memory

28. Dream Theater Awake

29. Francesco De Gregori Rimmel

30. Elp Tarkus

31. Elp Brain Salad Surgery

32. Elio e le storie tese Eat The Phikis

33. Europe The Final Countdown

34. Fates Warning Awaken The Guardian

35. Rossella Faa Baabà

36. Genesis Foxtrot

37. Golden Earring  Moontan

38. Gillan Mr.Universe

39. Giorgio Gaber La mia generazione ha perso

40. Goblin Profondo Rosso

41. Guns'n'Roses Appetite For Destruction

42. Ivan Graziani Agnese dolce Agnese

43. Ivan Graziani Viaggi e intemperie

44. Holy Martyr Invincible

45. Iron Maiden Iron Maiden

46. Iron Maiden Somewhere In Time

47. Iron Maiden Live After Death

48. Iron Maiden The Xfactor

49. Iron Maiden Dance Of Death

50. Jethro Tull Aqualung

51. Jethro Tull A Passion Play

52. Judas Priest Screaming For Vengeance

53. Judas Priest Defenders Of The Faith

54. King Crimson In The Court Of The Crimson King

55. King Crimson Thrak

56. Led Zeppelin IV

57. Marillion Script For a Jester's Tear

58. Marillion Fugazi

59. Manowar Kings Of Metal

60. Manowar Hail To England

61. Metallica And Justice For All

62. Metallica Master of Puppets

63. Megadeth Rust In Peace

64. Gary Moore After The War

65. Motorhead Bastards

66. Motorhead 1916

67. Modena City Ramblers Riportando tutto a casa

68. Mercyful Fate In The Shadows

69. Napoli Centrale Napoli Centrale

70. Nuova Era Io e il tempo

71. Ozzy Osbourne Tribute To Randy Rhoads

72. Pink Floyd Animals

73. Pink Floyd Wish You Were Here

74. Patty Pravo I successi di...

75. Nicola Piovani La stanza del figlio - musiche di Nicola Piovani per i film di Nanni Moretti

76. Jimmy Page Outrider

77. Cozy Powell Over The Top

78. Queen A Night At The Opera

79. Queensryche Rage For Order

80. Queensryche Operation Mindcrime

81. Rainbow Rising

82. Rainbow On Stage

83. Riot Thundersteel

84. Rush 2112

85. Rush Farewell To Kings

86. Vasco Rossi Nessun pericolo per te...

87. Enrico Ruggeri La vie en rouge

88. Enrico Ruggeri Frankenstein

89. Running wild Resilient

90. Saint Just Prog Explosion

91. Savatage Handful Of Rain 

92. Saxon Call To Arms

93. Scorpions Lovedrive

94. Daniele Sepe Suonarne uno per educarne cento

95. Stormy Six Un biglietto per il tram

96. Thin lizzy Jailbreak

97. Thin Lizzy Thunder And Lightning

98. Timoria Viaggio senza vento

99. Triumvirat  Spartacus

100.                 Uriah Heep Look At Yourself

101.                 Ufo Lights Out

102.                 Who Who's Next

103.                 Yes Close To The Edge

104.                 Yes Relayer

105.                 Neil Young Harvest