martedì 17 giugno 2025
Run For Your Lives Tour: il mio punto di vista
sabato 24 maggio 2025
REFERENDUM:CHE COSA AVREBBE FATTO VINCENZO PILLAI? PER CONIUGARE LIBERAZIONE NAZIONALE E LIBERAZIONE SOCIALE
Penso spesso a quando Vincenzo Pillai parlava della necessità di coniugare la liberazione sociale alla liberazione nazionale. La lotta di classe all'autodeterminazione del popolo sardo.
Ciò che mi impedisce di riconoscermi nell'attuale sinistra indipendentista sarda è proprio la mancanza di una visione di classe:avevamo provato a fare qualcosa in questo senso con sisma, ma quell'esperimento è fallito subito e non ho mai capito il perché.
La classe lavoratrice sarda (che comprende lavoratori sardi e lavoratori immigrati) è sottoposta alle leggi dello stato italiano (fare finta che non sia così serve a poco) e avrebbe molto da guadagnare da una vittoria referendaria a giugno. Eppure vedo un totale silenzio e un sostanziale disimpegno in materia nell'area dell'indipendentismo di sinistra sardo. La mancanza di una visione di classe emerge anche dal sostegno dato da parte della sinistra indipendentista a esperimenti pasticciati cone la coalizione capeggiata da Soru con dentro Calenda e un sostegno informale targato Renzi. Allo stesso tempo, la sinistra italiana tutta (anche quella anticapitalista) fa una grande fatica ad analizzare in modo serio la questione coloniale sarda: per questo mostra in sostanza una totale incapacità di comprendere una lotta cone quella contro la speculazione energetica. Anche io ho le mie belle contraddizioni:sono un indipendentista sardo iscritto a una organizzazione italiana: sinistra anticapitalista.
In conclusione a questo raffazzonato intervento invito tutta la sinistra indipendentista e di classe sarda a votare cinque sì come avrebbe fatto, ne sono quasi sicuro, il compagno Vincenzo Pillai.
martedì 29 aprile 2025
L'essenza etica del fascismo
Mussolini ebbe il coraggio di mandare a morire in guerra generazioni di giovani, indottrinati con una ideologia repellente. Poi, quando venne il suo turno, provò a fuggire in Svizzera. In questo percorso è racchiusa l'essenza etica del fascismo.
domenica 30 marzo 2025
Lupi in veste di agnelli o putiniani travestiti da pacifisti
È abbastanza incredibile che chi in questi tre anni ha sostenuto e difeso Putin (responsabile dell'aggressione all'Ucraina) si travesta da pacifista. Io sono contro il riarmo europeo, perché l'Europa ha già una spesa militare ben superiore a quella russa, se questo è il problema, e perché questo riarmo sarebbe il colpo definitivo al nostro stato sociale. Ho sempre pensato che il conflitto ucraino fosse il frutto delle contraddizioni interimperialiste.
Nel 2025 è l'Ucraina, il popolo ucraino, la principale vittima di queste contraddizioni. Ma lo sono anche i giovani russi sacrificati da Vladimir, i militari Nordcoreani inviati lontano da casa da Kim per coltivare i buoni rapporti con Mosca (del resto la Cina non ha fatto nulla del genere).
Io sono contrario al riarmo europeo, che potrebbe portare alla formazione di un nuovo blocco imperialista europeo o di una Germania superpotenza militare. Sono per il rilancio della politica del disarmo. Ho comunque difficoltà, molta, a mischiarmi con qualche putiniano o paraputiniano che oggi sfila con la bandiera della pace. Perché i putiniani o paraputiniani hanno sostenuto un guerrafondaio, hanno difeso per anni l'aggressione imperialista di Mosca a Kiev, non hanno mai chiesto il disarmo della Russia.
sabato 15 marzo 2025
Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma il diritto di sopraffazione dei popoli #Appunto
Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma, forse inconsapevolmente, il diritto di sopraffazione dei popoli, del popolo più debole da parte del più forte. Afferma, cioè le, ragioni dell'imperialismo e del colonialismo. Oggi più di ieri.
Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo #Appunto
Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo, il socialismo col capitalismo di stato cinese, la libertà con la libertà di sfruttare il prossimo e accumulare patrimoni che sfamerebbero miliardi di persone, il merito con la capacità di ingannare, sfruttare, fottere e essere coglione come Elon Musk. Un'epoca in cui quelli che pensano di essere intelligenti vogliono spendere 800 milardi in armi. Le mie idee appaiono totalmente sconfitte, perennemente in ritardo o in anticipo, ma continuo sperare in un finale a sorpresa.
venerdì 31 gennaio 2025
52 libri. Piccolo viaggio fra alcune delle mie letture preferite.
1 AAVV Metallus/la bibbia dell'heavy metal. Il primo testamento pubblicato nel 2000 circaè a cura di Luca Signorelli, il secondo del 2010 è curato da Gianni Della Cioppa
2 Margaret ATWOOD - Il racconto dell'ancella /Una distopia sempre più attuale
3 Bertolt BRECHT - Poesie politiche/Lotta di classe in versi
4 Gianfranco BOTTAZZI - La dimensione locale/per me un classico di quella sociologia economica fatta di concretezza
5 Charles BUKOWSKI - Post Office/ Storie di quando zio Buk era postino
6 Daniel BENSAID - Chi sono questi trotskisti?/Scienza politica dei trotskismi
7 Massimo CARLOTTO - Le irregolari/Nell'Argentina degli anni più bui
8 Luisa CARRADA - Il mestiere di scrivere/Un classico dei classici per chi scrive per mestiere
9 Andrea DE CARLO - Due di due/Un libro che mi piacque molto, ma di cui ricordo poco
10 Philip K. DICK - La svastica sul sole/Gli Stati Uniti dominati dal nazismo...ci siamo quasi?
11 Gichin FUNAKOSHI - Karatedo, la mia vita/Vita del fondatore del karate moderno
12 Peppino FIORI - Vita di Antonio Gramsci/Vita di un rivoluzionario dal grande cervello
13 Nino FILASTO' - Storia delle merende infami/La storia del mostro di Firenze secondo un principe del foro
14 John FANTE - Chiedi alla polvere/Alle radici di un certo tipo di letteratura
15 - Luciano GALLINO - Globalizzazione e disuguaglianze/Un classico della sociologia economica che parla a tutti
16 - Aldous HUXLEY - Il mondo nuovo/Una distopia a trazione tecno-psicologica
17 - IGORT - Quaderni giapponesi/Il Giappone raccontato e vissuto dal vate sardo del manga
18 - Laura IMAI MESSINA - Wa, la via giapponese dell'armonia/Un prezioso catalogo di concetti viventi
19 - Lemmy KILMISTER - La sottile linea bianca/La storia di Lemmy, la vita di un vero rocker
20 - Stephen KING - It/Il classico dei classici di King. Probabilmente il miglior romanzo scritto negli anni '80
21 - LENIN - Stato e rivoluzione/Il leninismo che ci serve oggi
22- Carlo LUCARELLI - Nuovi misteri italiani/Una rassegna di casi misteriosi e spesso mai risolti
23 - MARX/ENGELS - Il manifesto del partito comunista/Le radici scientifiche della rivoluzione
24 - Yukio MISHIMA - La voce delle onde/Mishima fra uomo e natura
25 - Livio MAITAN - Tempeste nell'economia mondiale/Un piccolo classico del marxismo rivoluzionario. Uno degli ultimi libri di uno dei massimi esponenti della IV Internazionale
26 - Giorgio MELETTI - Nel paese dei Moratti/Magistrale libro-inchiesta sulla Saras di Sarroch di uno dei migliori giornalisti economici italiani
27- Mario MORETTI - Brigate rosse/Scritto con Rossana Rossanda. Alla scoperta dell'album di famiglia
28 - Fosco MARAINI - Ore giapponesi/Per un europeo è senz'altro la migliore introduzione possibile al Giappone di ieri, di avantieri e di oggi.
29 - Ernest MANDEL - Il significato della II guerra mondiale/Una classico del marxismo rivoluzionario. La storia scritta da un economista marxista
30 - Giacomo MATTEOTTI - Contro il fascismo/Gli interventi parlamentari che costarono la vita Giacomo Matteotti. Il socialismo era cosa seria e la lotta di classe era al centro del gorgo.
31 - Antonio NEGRI Micheal HARDT - Impero/Un classico che ha fatto discutere per almeno un decennio
32 - George ORWELL - La fattoria degli animali/La più classica delle distopie. Una critica spietata allo stalinismo che Roger Waters ha saputo rileggere in chiave anticapitalista in Animals
33 - Luigi PINTOR- Punto e a capo/Una raccolta di magistrali editoriali del giornalista del manifesto. Una scuola di scrittura e di pensiero
34 - Pier Paolo PASOLINI - Scritti corsari/Raccolta di interventi giornalistici utile a comprendere il pensiero di Pasolini
35 - Igor PATRUNO /Luca DATO - Via Poma. Anatomia di un delitto/Libro inchiesta su un caso mai risolto e che continua a fare discutere anche oggi, a 35 dall'assassinio di Simonetta Cesaroni
36 - Rossana ROSSANDA - La ragazza del secolo scorso/Autobiografia di una delle migliori menti e penne del marxismo italiano
37 - George SIMENON - I sotterranei del Majestic/Un caso classico per Maigret
38 - Ignazio SILONE - Storia di un povero cristiano
39 - Luca SIGNORELLI - L'estetica del metallaro/Piccolo saggio su ciò che siamo stati e in fondo siamo ancora
40 - Mario SPEZI - Douglas PRESTON - Dolci colline di sangue/ricostruzione romanzata e avvincente del caso del Mostro di Firenze
41 - Luca SOFRI - Notizie che non lo erano/Un manuale di giornalismo al tempo delle fake news
42 - Fiamma SATTA - Io e lei/Romanzo autobiografico che descrive la lotta di Fiamma Satta col la sclerosi.
43 - John STEINBECK - Uomini e topi/Romanzo asciutto e magistrale
44 - Tiziano TERZANI - In Asia/Lezioni di giornalismo in luoghi difficili
45 - Yamamoto TSUNETOMO - Hagakure/L'ideologia del samurai. Un libro che Tsunetomo avrebbe voluto destinare all'oblio.
46 - Lev TROTSKIJ - La rivoluzione tradita/Il mio libro preferito di Trotskij. Un'analisi spietata dei processi di burocratizzazione post rivoluzionari
47 - Roberto VACCA - Come imparare più cose e vivere meglio/Fare è la chiave della filosofia di Vacca
48 - Banana YOSHIMOTO - Tsugumi/Lettura cara nella giovinezza
49 - Alex ZANOTELLI - Korogocho/Un viaggio nell'Africa più tormentata, scritto da uno dei pochi cattolici che rispetto davvero. Per Zanotelli Dio non è onnipotente.
50 - VAMBA - Il giornalino di Gian Burrasca/Echi delle risate (silenziose) di me bambino
51 - Fiorenzo CATERINI - Colpi di scure e sensi di colpa/La Sardegna è una colonia e la storia del disboscamento ne è il miglior esempio
52 - Dino BUZZATI - Il deserto dei Tartari/Magistrale narrazione di una lunga attesa