domenica 30 marzo 2025

Lupi in veste di agnelli o putiniani travestiti da pacifisti

  È abbastanza incredibile che chi in questi tre anni ha sostenuto e difeso Putin (responsabile dell'aggressione all'Ucraina) si travesta da pacifista. Io sono contro il riarmo europeo, perché l'Europa ha già una spesa militare ben superiore a quella russa, se questo è il problema, e perché questo riarmo sarebbe il colpo definitivo al nostro stato sociale. Ho sempre pensato che il conflitto ucraino fosse il frutto delle contraddizioni interimperialiste.

Nel 2025 è l'Ucraina, il popolo ucraino, la principale vittima di queste contraddizioni. Ma lo sono anche i giovani russi sacrificati da Vladimir, i militari Nordcoreani inviati lontano da casa da Kim per coltivare i buoni rapporti con Mosca (del resto la Cina non ha fatto nulla del genere).

Io sono contrario al riarmo europeo, che potrebbe portare alla formazione di un nuovo blocco imperialista europeo o di una Germania superpotenza militare. Sono per il rilancio della politica del disarmo. Ho comunque difficoltà, molta, a mischiarmi con qualche putiniano o paraputiniano che oggi sfila con la bandiera della pace. Perché i putiniani o paraputiniani hanno sostenuto un guerrafondaio, hanno difeso per anni l'aggressione imperialista di Mosca a Kiev, non hanno mai chiesto il disarmo della Russia.

sabato 15 marzo 2025

Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma il diritto di sopraffazione dei popoli #Appunto

 Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma, forse inconsapevolmente, il diritto di sopraffazione dei popoli, del popolo più debole da parte del più forte. Afferma, cioè le, ragioni dell'imperialismo e del colonialismo. Oggi più di ieri.

Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo #Appunto

 Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo, il socialismo col capitalismo di stato cinese, la libertà con la libertà di sfruttare il prossimo e accumulare patrimoni che sfamerebbero miliardi di persone, il merito con la capacità di ingannare, sfruttare, fottere e essere coglione come Elon Musk. Un'epoca in cui quelli che pensano di essere intelligenti vogliono spendere 800 milardi in armi. Le mie idee appaiono totalmente sconfitte, perennemente in ritardo o in anticipo, ma continuo sperare in un finale a sorpresa.

venerdì 31 gennaio 2025

52 libri. Piccolo viaggio fra alcune delle mie letture preferite.


1 AAVV Metallus/la bibbia dell'heavy metal. Il primo testamento pubblicato nel 2000  circaè a cura di Luca Signorelli, il secondo del 2010 è curato da Gianni Della Cioppa

2 Margaret ATWOOD - Il racconto dell'ancella /Una distopia sempre più attuale

3 Bertolt BRECHT - Poesie politiche/Lotta di classe in versi

 4 Gianfranco BOTTAZZI - La dimensione locale/per me un classico di quella sociologia economica fatta di concretezza 

5 Charles BUKOWSKI - Post Office/ Storie di quando zio Buk era postino

6 Daniel BENSAID - Chi sono questi trotskisti?/Scienza politica dei trotskismi

7 Massimo CARLOTTO - Le irregolari/Nell'Argentina degli anni più bui

8 Luisa CARRADA - Il mestiere di scrivere/Un classico dei classici per chi scrive per mestiere

9 Andrea DE CARLO - Due di due/Un libro che mi piacque molto, ma di cui ricordo poco

10 Philip K. DICK - La svastica sul sole/Gli Stati Uniti dominati dal nazismo...ci siamo quasi?

11 Gichin FUNAKOSHI - Karatedo, la mia vita/Vita del fondatore del karate moderno

12 Peppino FIORI - Vita di Antonio Gramsci/Vita di un rivoluzionario dal grande cervello

13 Nino FILASTO' - Storia delle merende infami/La storia del mostro di Firenze secondo un principe del foro

14 John FANTE - Chiedi alla polvere/Alle radici di un certo tipo di letteratura

15 - Luciano GALLINO - Globalizzazione e disuguaglianze/Un classico della sociologia economica che parla a tutti 

16 - Aldous HUXLEY - Il mondo nuovo/Una distopia a trazione tecno-psicologica

17 - IGORT - Quaderni giapponesi/Il Giappone raccontato e vissuto dal vate sardo del manga

18 - Laura IMAI MESSINA - Wa, la via giapponese dell'armonia/Un prezioso catalogo di concetti viventi

19 - Lemmy KILMISTER - La sottile linea bianca/La storia di Lemmy, la vita di un vero rocker

20 - Stephen KING - It/Il classico dei classici di King. Probabilmente il miglior romanzo scritto negli anni '80

21 - LENIN - Stato e rivoluzione/Il leninismo che ci serve oggi

22- Carlo LUCARELLI - Nuovi misteri italiani/Una rassegna di casi misteriosi e spesso mai risolti

23 - MARX/ENGELS - Il manifesto del partito comunista/Le radici scientifiche della rivoluzione

24 - Yukio MISHIMA - La voce delle onde/Mishima fra uomo e natura

25 - Livio MAITAN - Tempeste nell'economia mondiale/Un piccolo classico del marxismo rivoluzionario. Uno degli ultimi libri di uno dei massimi esponenti della IV Internazionale

26 - Giorgio MELETTI - Nel paese dei Moratti/Magistrale libro-inchiesta sulla Saras di Sarroch di uno dei migliori giornalisti economici italiani

27- Mario MORETTI - Brigate rosse/Scritto con Rossana Rossanda. Alla scoperta dell'album di famiglia

28 - Fosco MARAINI - Ore giapponesi/Per un europeo è senz'altro la migliore introduzione possibile al Giappone di ieri, di avantieri e di oggi. 

29 - Ernest MANDEL - Il significato della II guerra mondiale/Una classico del marxismo rivoluzionario. La storia scritta da un economista marxista

30 - Giacomo MATTEOTTI - Contro il fascismo/Gli interventi parlamentari che costarono la vita Giacomo Matteotti. Il socialismo era cosa seria e la lotta di classe era al centro del gorgo. 

31 - Antonio NEGRI Micheal HARDT - Impero/Un classico che ha fatto discutere per almeno un decennio

32 - George ORWELL - La fattoria degli animali/La più classica delle distopie. Una critica spietata allo stalinismo che Roger Waters ha saputo rileggere in chiave anticapitalista in Animals

33 - Luigi PINTOR- Punto e a capo/Una raccolta di magistrali editoriali del giornalista del manifesto. Una scuola di scrittura e di pensiero

34 - Pier Paolo PASOLINI - Scritti corsari/Raccolta di interventi giornalistici utile a comprendere il pensiero di Pasolini

35 - Igor PATRUNO /Luca DATO - Via Poma. Anatomia di un delitto/Libro inchiesta su un caso mai risolto e che continua a fare discutere  anche oggi, a 35 dall'assassinio di Simonetta Cesaroni

36 - Rossana ROSSANDA - La ragazza del secolo scorso/Autobiografia di una delle migliori menti e penne del marxismo italiano

37 - George SIMENON - I sotterranei del Majestic/Un caso classico per Maigret

38 - Ignazio SILONE - Storia di un povero cristiano

39 - Luca SIGNORELLI - L'estetica del metallaro/Piccolo saggio su ciò che siamo stati e in fondo siamo ancora

40 - Mario SPEZI - Douglas PRESTON - Dolci colline di sangue/ricostruzione romanzata e avvincente del caso del Mostro di Firenze

41 - Luca SOFRI - Notizie che non lo erano/Un manuale di giornalismo al tempo delle fake news

42 - Fiamma SATTA - Io e lei/Romanzo autobiografico che descrive la lotta di Fiamma Satta col la sclerosi.

43 - John STEINBECK - Uomini e topi/Romanzo asciutto e magistrale

44 - Tiziano TERZANI - In Asia/Lezioni di giornalismo in luoghi difficili

45 - Yamamoto TSUNETOMO - Hagakure/L'ideologia del samurai. Un libro che Tsunetomo avrebbe voluto destinare all'oblio.

46 - Lev TROTSKIJ - La rivoluzione tradita/Il mio libro preferito di Trotskij. Un'analisi spietata dei processi di burocratizzazione post rivoluzionari

47 - Roberto VACCA - Come imparare più cose e vivere meglio/Fare è la chiave della filosofia di Vacca

48 - Banana YOSHIMOTO - Tsugumi/Lettura cara nella giovinezza

49 - Alex ZANOTELLI - Korogocho/Un viaggio nell'Africa più tormentata, scritto da uno dei pochi cattolici che rispetto davvero. Per Zanotelli Dio non è onnipotente.

50 - VAMBA - Il giornalino di Gian Burrasca/Echi delle risate (silenziose) di me bambino

51 - Fiorenzo CATERINI - Colpi di scure e sensi di colpa/La Sardegna è una colonia e la storia del disboscamento ne è il miglior esempio

52 - Dino BUZZATI - Il deserto dei Tartari/Magistrale narrazione di una lunga attesa



giovedì 19 dicembre 2024

"We can hear, far away are the sound of distant drums". Gli Iron Maiden dopo l'ultimo concerto di Nicko McBrain





Il brano Senjutsu è un ottimo esempio della potenza e della duttilità che Nicko ha conservato fino ai giorni nostri.
Il suo ingresso nei Maiden 42 anni fa, alla fine del 1982, fu decisivo. Con lui il suono della band entrò nella maturità e si fece più rotondo e levigato.
Provate ad ascoltare uno degli innumerevoli tribute alla band, vi accorgerete che spesso le parti di batteria (magari firmate da titolati colleghi) suonano rigide e meccaniche, piatte, come se fossero eseguite da robottini.
Il gioioso swing di Nicko è difficile da emulare. Non è una questione di pura tecnica: è la capacità di avere la potenza e l'elasticità di una piovra che gioca.
Facciamocene una ragione, quindi: noteremo la differenza.

domenica 8 settembre 2024

Cozy Powell - Over The Top





Gary Moore, Don Airey, Jack Bruce, David Clempson, Max Middleton. E' questo il calibro degli amici musicisti e compagni di bevute che Cozy Powell è in grado di riunire attorno alla sua batteria, con Martin Birch dietro il mixer, per incidere "Over the top", roccioso album solista fra prog e hard, al termine di un decennio di scorribande nel mondo del Rock. 




"Over The Top" è un lavoro totalmente strumentale ma dalle atmosfere estremamente variegate per il batterista che sapeva unire la potenzadi "Bonzo" Bonham alla scioltezza di Ian Paice ed è da molti considerato il miglior drummer della scuola hard rock classica. 

Fra le gemme  di "Over the top" luccicano ancora oggi capolavori come "Heidi comes to town" (Airey/Powell) e in particolare la classicissima "The Loner", scritta e suonata per l'occasione dal tastierista Max Middleton sul suo Fender Rhodes, riproposta da Gary Moore negli anni Ottanta su "Wild Frontier" e infine "saccheggiata" da Ritchie Blackmore in "Carry on Jon", tributo strumentale a Jon Lord.

nota: Recensione del 2016 mai pubblicata e, per usare un termine di moda, recuperata nel 2024.

giovedì 11 luglio 2024

Livio Maitan – La strada percorsa, 2002, Massari editore

 



“La strada percorsa” è la autobiografia politica di Livio Maitan. Pubblicato nel 2002, due anni prima della morte, il libro ripercorre in 722 pagine le tappe principali del percorso del rivoluzionario italiano: dal risveglio delle giovani generazioni dopo la caduta di Mussolini, il 25 luglio 1943, fino al dopo Genova 2001 nel pieno della stagione dei nuovi movimenti sociali del XXI secolo.  Una vita spesa dedicata alla difesa del marxismo rivoluzionario e alla costruzione della IV Internazionale, nel mondo e in Italia. Chiaramente, in una autobiografia come quella di Maitan, il bilancio di una vita va di pari passo col bilancio politico della stessa.

[…] il mio bilancio autobiografico – scrive Maitan nelle riflessioni conclusive – non può andare disgiunto dal bilancio della corrente politica e culturale, nazionale e internazionale, cui ho aderito nel 1947, partecipandovi attivamente e senza interruzioni sino a oggi. A sua volta questa corrente, per quanto sorta in contrapposizione alle correnti dominanti, non può fare astrazione da un bilancio di un secolo del movimento operaio nel suo complesso”. (pagina 680)

In Maitan rimane fino all’ultima stagione della vita l’idea che un’altra storia, con altre scelte politiche e percorsi alternativi, sarebbe stata possibile. 

[…]. Resto convinto che le scelte fatte dalle forze egemoniche del movimento operaio non fossero ineluttabili e che scelte diverse, con diversi risultati, sarebbero state perfettamente possibili. Ribadisco l’idea secondo cui i progetti strategici via via avanzati da diversi partiti e da diversi dirigenti – la politica di unione nazionale proiettata a tempo indeterminato anche dopo la fine della guerra e la caduta del fascismo, il centrosinistra nella visione di Nenni e del suo partito e il compromesso storico – erano irrealistici perché basati su un’interpretazione insussistente delle dinamiche possibili, come l’esperienza avrebbe ampiamente dimostrato”. (pagina 683)