martedì 17 giugno 2025

Run For Your Lives Tour: il mio punto di vista



1)La scaletta mi è piaciuta. Chiaramente è rivolta anche alle persone che hanno 15/20 anni e non solo a noi 50enni che seguiamo i Maiden dal 198*. Gli Iron Maiden hanno riportato on stage brani come Murders (non eseguita dal 2005 e inserita in ben pochi tour), Killers (non eseguita dal 1999: 26 anni vi sembran pochi?), Rime (non eseguita dal 2009), Seventh Son of a Seventh Son e Phantom (non suonate dal 2014). Certamente mi sarebbe piaciuto ascoltare The Prophecy o Sea Of Madness, ma ciò non toglie che la scaletta sia ottima e contenga alcuni dei capolavori assoluti della band. Stiamo parlando di Seventh, Rime, Phantom e Hallowed in un solo concerto. La summa della sapienza compositiva di Steve Harris. Una scaletta che, per una volta, va oltre le due ore di concerto standard a cui la band ci ha abituato e lo confesso: se avessero suonato Bring Your Daughter non avrei alzato i pugni dalla gioia. Una scaletta, dicevamo, piuttosto sfidante per il nuovo arrivato: Simon Dawson.
La scaletta:
Doctor Doctor
(UFO song)

Intro The Ides of March

Murders in the Rue Morgue
Wrathchild
Killers
Phantom of the Opera
The Number of the Beast
The Clairvoyant
Powerslave
2 Minutes to Midnight
Rime of the Ancient Mariner
Run to the Hills
Seventh Son of a Seventh Son
The Trooper
Hallowed Be Thy Name
Iron Maiden

Encore:
Churchill's Speech
Aces High
Fear of the Dark
Wasted Years
Always Look on the Bright Side of Life
(Monty Python song)
2) Penso che la scelta della band (e soprattutto di Steve) sia stata azzeccata. Dawson è un batterista vecchia scuola. Una scuola che ha come esponenti maestri come Cozy Powell e Vinnie Appice. Ha suonato i brani dei Maiden in modo potente, dinamico, maturo. E i brani fluiscono in modo naturale e quadrato. Nella prima data ha sbagliato l'attacco di Murders (nella seconda eseguito in maniera semplificata e poi non so)? Chi non ha mai fatto una stecca scagli la prima bacchetta. E poi voglio ricordare che Nicko aveva cambiato anche in maniera radicale alcune parti di Burr. Per esempio un mio carissimo amico ha sempre odiato l'interpretazione di Runnung Free di McBrain in sede live. A me piace molto, ma è diversissima da quella di Clive. Insomma. Spero che Dawson sia accolto come membro effettivo della band e abbia la possibili di suonare in studio (anche se mi auguro che a Nicko sia lasciata la possibilità di interpretare uno o due brani). I Maiden non hanno bisogno di cloni di Nicko (per quanto bravi siano). UP THE IRONS

sabato 24 maggio 2025

REFERENDUM:CHE COSA AVREBBE FATTO VINCENZO PILLAI? PER CONIUGARE LIBERAZIONE NAZIONALE E LIBERAZIONE SOCIALE


 Penso spesso a quando Vincenzo Pillai parlava della necessità di coniugare la liberazione sociale alla liberazione nazionale. La lotta di classe all'autodeterminazione del popolo sardo.

Ciò che mi impedisce di riconoscermi nell'attuale sinistra indipendentista sarda è proprio la mancanza di una visione di classe:avevamo provato a fare qualcosa in questo senso con sisma, ma quell'esperimento è fallito subito e non ho mai capito il perché.

La classe lavoratrice sarda (che comprende lavoratori sardi e lavoratori immigrati) è sottoposta alle leggi dello stato italiano (fare finta che non sia così serve a poco) e avrebbe molto da guadagnare da una vittoria referendaria a giugno. Eppure vedo un totale silenzio e un sostanziale disimpegno in materia nell'area dell'indipendentismo di sinistra sardo. La mancanza di una visione di classe emerge anche dal sostegno dato da parte della sinistra indipendentista a esperimenti pasticciati cone la coalizione capeggiata da Soru con dentro Calenda e un sostegno informale targato Renzi. Allo stesso tempo, la sinistra italiana tutta (anche quella anticapitalista) fa una grande fatica ad analizzare in modo serio la questione coloniale sarda: per questo mostra in sostanza una totale incapacità di comprendere una lotta cone quella contro la speculazione energetica. Anche io ho le mie belle contraddizioni:sono un indipendentista sardo iscritto a una organizzazione italiana: sinistra anticapitalista. 

In conclusione a questo raffazzonato intervento invito tutta la sinistra indipendentista e di classe sarda a votare cinque sì come avrebbe fatto, ne sono quasi sicuro,  il compagno Vincenzo Pillai.

martedì 29 aprile 2025

L'essenza etica del fascismo

 Mussolini ebbe il coraggio di mandare a morire in guerra generazioni di giovani, indottrinati con una ideologia repellente. Poi, quando venne il suo turno, provò a fuggire in Svizzera. In questo percorso è racchiusa l'essenza etica del fascismo.

domenica 30 marzo 2025

Lupi in veste di agnelli o putiniani travestiti da pacifisti

  È abbastanza incredibile che chi in questi tre anni ha sostenuto e difeso Putin (responsabile dell'aggressione all'Ucraina) si travesta da pacifista. Io sono contro il riarmo europeo, perché l'Europa ha già una spesa militare ben superiore a quella russa, se questo è il problema, e perché questo riarmo sarebbe il colpo definitivo al nostro stato sociale. Ho sempre pensato che il conflitto ucraino fosse il frutto delle contraddizioni interimperialiste.

Nel 2025 è l'Ucraina, il popolo ucraino, la principale vittima di queste contraddizioni. Ma lo sono anche i giovani russi sacrificati da Vladimir, i militari Nordcoreani inviati lontano da casa da Kim per coltivare i buoni rapporti con Mosca (del resto la Cina non ha fatto nulla del genere).

Io sono contrario al riarmo europeo, che potrebbe portare alla formazione di un nuovo blocco imperialista europeo o di una Germania superpotenza militare. Sono per il rilancio della politica del disarmo. Ho comunque difficoltà, molta, a mischiarmi con qualche putiniano o paraputiniano che oggi sfila con la bandiera della pace. Perché i putiniani o paraputiniani hanno sostenuto un guerrafondaio, hanno difeso per anni l'aggressione imperialista di Mosca a Kiev, non hanno mai chiesto il disarmo della Russia.

sabato 15 marzo 2025

Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma il diritto di sopraffazione dei popoli #Appunto

 Chi nega la centralità del diritto di autodeterminazione dei popoli afferma, forse inconsapevolmente, il diritto di sopraffazione dei popoli, del popolo più debole da parte del più forte. Afferma, cioè le, ragioni dell'imperialismo e del colonialismo. Oggi più di ieri.

Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo #Appunto

 Viviamo in un'epoca che confonde l'anti-imperialismo col sostegno all'imperialismo russo, il socialismo col capitalismo di stato cinese, la libertà con la libertà di sfruttare il prossimo e accumulare patrimoni che sfamerebbero miliardi di persone, il merito con la capacità di ingannare, sfruttare, fottere e essere coglione come Elon Musk. Un'epoca in cui quelli che pensano di essere intelligenti vogliono spendere 800 milardi in armi. Le mie idee appaiono totalmente sconfitte, perennemente in ritardo o in anticipo, ma continuo sperare in un finale a sorpresa.

venerdì 31 gennaio 2025

52 libri. Piccolo viaggio fra alcune delle mie letture preferite.


1 AAVV Metallus/la bibbia dell'heavy metal. Il primo testamento pubblicato nel 2000  circaè a cura di Luca Signorelli, il secondo del 2010 è curato da Gianni Della Cioppa

2 Margaret ATWOOD - Il racconto dell'ancella /Una distopia sempre più attuale

3 Bertolt BRECHT - Poesie politiche/Lotta di classe in versi

 4 Gianfranco BOTTAZZI - La dimensione locale/per me un classico di quella sociologia economica fatta di concretezza 

5 Charles BUKOWSKI - Post Office/ Storie di quando zio Buk era postino

6 Daniel BENSAID - Chi sono questi trotskisti?/Scienza politica dei trotskismi

7 Massimo CARLOTTO - Le irregolari/Nell'Argentina degli anni più bui

8 Luisa CARRADA - Il mestiere di scrivere/Un classico dei classici per chi scrive per mestiere

9 Andrea DE CARLO - Due di due/Un libro che mi piacque molto, ma di cui ricordo poco

10 Philip K. DICK - La svastica sul sole/Gli Stati Uniti dominati dal nazismo...ci siamo quasi?

11 Gichin FUNAKOSHI - Karatedo, la mia vita/Vita del fondatore del karate moderno

12 Peppino FIORI - Vita di Antonio Gramsci/Vita di un rivoluzionario dal grande cervello

13 Nino FILASTO' - Storia delle merende infami/La storia del mostro di Firenze secondo un principe del foro

14 John FANTE - Chiedi alla polvere/Alle radici di un certo tipo di letteratura

15 - Luciano GALLINO - Globalizzazione e disuguaglianze/Un classico della sociologia economica che parla a tutti 

16 - Aldous HUXLEY - Il mondo nuovo/Una distopia a trazione tecno-psicologica

17 - IGORT - Quaderni giapponesi/Il Giappone raccontato e vissuto dal vate sardo del manga

18 - Laura IMAI MESSINA - Wa, la via giapponese dell'armonia/Un prezioso catalogo di concetti viventi

19 - Lemmy KILMISTER - La sottile linea bianca/La storia di Lemmy, la vita di un vero rocker

20 - Stephen KING - It/Il classico dei classici di King. Probabilmente il miglior romanzo scritto negli anni '80

21 - LENIN - Stato e rivoluzione/Il leninismo che ci serve oggi

22- Carlo LUCARELLI - Nuovi misteri italiani/Una rassegna di casi misteriosi e spesso mai risolti

23 - MARX/ENGELS - Il manifesto del partito comunista/Le radici scientifiche della rivoluzione

24 - Yukio MISHIMA - La voce delle onde/Mishima fra uomo e natura

25 - Livio MAITAN - Tempeste nell'economia mondiale/Un piccolo classico del marxismo rivoluzionario. Uno degli ultimi libri di uno dei massimi esponenti della IV Internazionale

26 - Giorgio MELETTI - Nel paese dei Moratti/Magistrale libro-inchiesta sulla Saras di Sarroch di uno dei migliori giornalisti economici italiani

27- Mario MORETTI - Brigate rosse/Scritto con Rossana Rossanda. Alla scoperta dell'album di famiglia

28 - Fosco MARAINI - Ore giapponesi/Per un europeo è senz'altro la migliore introduzione possibile al Giappone di ieri, di avantieri e di oggi. 

29 - Ernest MANDEL - Il significato della II guerra mondiale/Una classico del marxismo rivoluzionario. La storia scritta da un economista marxista

30 - Giacomo MATTEOTTI - Contro il fascismo/Gli interventi parlamentari che costarono la vita Giacomo Matteotti. Il socialismo era cosa seria e la lotta di classe era al centro del gorgo. 

31 - Antonio NEGRI Micheal HARDT - Impero/Un classico che ha fatto discutere per almeno un decennio

32 - George ORWELL - La fattoria degli animali/La più classica delle distopie. Una critica spietata allo stalinismo che Roger Waters ha saputo rileggere in chiave anticapitalista in Animals

33 - Luigi PINTOR- Punto e a capo/Una raccolta di magistrali editoriali del giornalista del manifesto. Una scuola di scrittura e di pensiero

34 - Pier Paolo PASOLINI - Scritti corsari/Raccolta di interventi giornalistici utile a comprendere il pensiero di Pasolini

35 - Igor PATRUNO /Luca DATO - Via Poma. Anatomia di un delitto/Libro inchiesta su un caso mai risolto e che continua a fare discutere  anche oggi, a 35 dall'assassinio di Simonetta Cesaroni

36 - Rossana ROSSANDA - La ragazza del secolo scorso/Autobiografia di una delle migliori menti e penne del marxismo italiano

37 - George SIMENON - I sotterranei del Majestic/Un caso classico per Maigret

38 - Ignazio SILONE - Storia di un povero cristiano

39 - Luca SIGNORELLI - L'estetica del metallaro/Piccolo saggio su ciò che siamo stati e in fondo siamo ancora

40 - Mario SPEZI - Douglas PRESTON - Dolci colline di sangue/ricostruzione romanzata e avvincente del caso del Mostro di Firenze

41 - Luca SOFRI - Notizie che non lo erano/Un manuale di giornalismo al tempo delle fake news

42 - Fiamma SATTA - Io e lei/Romanzo autobiografico che descrive la lotta di Fiamma Satta col la sclerosi.

43 - John STEINBECK - Uomini e topi/Romanzo asciutto e magistrale

44 - Tiziano TERZANI - In Asia/Lezioni di giornalismo in luoghi difficili

45 - Yamamoto TSUNETOMO - Hagakure/L'ideologia del samurai. Un libro che Tsunetomo avrebbe voluto destinare all'oblio.

46 - Lev TROTSKIJ - La rivoluzione tradita/Il mio libro preferito di Trotskij. Un'analisi spietata dei processi di burocratizzazione post rivoluzionari

47 - Roberto VACCA - Come imparare più cose e vivere meglio/Fare è la chiave della filosofia di Vacca

48 - Banana YOSHIMOTO - Tsugumi/Lettura cara nella giovinezza

49 - Alex ZANOTELLI - Korogocho/Un viaggio nell'Africa più tormentata, scritto da uno dei pochi cattolici che rispetto davvero. Per Zanotelli Dio non è onnipotente.

50 - VAMBA - Il giornalino di Gian Burrasca/Echi delle risate (silenziose) di me bambino

51 - Fiorenzo CATERINI - Colpi di scure e sensi di colpa/La Sardegna è una colonia e la storia del disboscamento ne è il miglior esempio

52 - Dino BUZZATI - Il deserto dei Tartari/Magistrale narrazione di una lunga attesa