martedì 30 dicembre 2008

Elezioni regionali: Sinistra Critica lancia l’appello per la costituzione di un fronte anticapitalista e anticolonialista


(Sardegna, 30 dicembre) Costruire “un fronte antagonista, anticapitalista e anticolonialista, che sia riconoscibile nella solidarietà di classe e nella solidarietà dei popoli sotto assedio, presente nella competizione elettorale così come sul campo del conflitto sociale e sul terreno della ricostruzione politica”. E’ questo l’appello che il movimento per la sinistra Anticapitalista, Sinistra Critica, rivolge “a tutte le organizzazioni che si riconoscono su questi dati di principio per dare corpo ad una lista antagonista, rigorosamente alternativa al Pd, capace di portare anche nell’illusione dell’incantesimo elettorale la coscienza della nostra tragica realtà”.
“La progressione selvaggia della devastazione liberista – afferma il documento approvato dal Coordinamento regionale di Sinistra Critica - sta presentando ovunque giorno dopo giorno le sue scene di fallimento e le sue scene d’inferno, dalla pacifica Islanda all’inquieta Grecia. Ancora una volta, più tragica e insanguinata che mai, la ferita palestinese è stata riaperta secondo la gravità dello spirito del tempo. Quanti di quegli aerei e di quei piloti hanno fatto in Sardegna le loro prove di massacro, per la gioia degli sponsor del nuovo corridoio aereo di Quirra? Non siamo solo sotto elezioni: in qualche modo siamo in guerra e perciò è in primo luogo necessario aver chiaro da che parte stare. Non stiamo con le equidistanze filoisraeliane, non stiamo con chi vende come suoi i cieli della Sardegna per sperimentazioni di guerra, non stiamo con chi non si vergogna di aver portato la banda internazionale nota come G8 nella nostra terra”.
“La fine anticipata della legislatura regionale – sottolinea l’analisi del Coordinamento - presenta aspetti assolutamente inediti: essa costituisce la prima sperimentazione sul campo della potestà presidenziale (o più precisamente monarchica) nello scioglimento immotivato di un parlamento regionale soggetto alla vigente costituzione repubblicana. Presenta inoltre, per il suo contorto passaggio politico, un carattere assolutamente grottesco: esso ha preso forma attraverso una serrata sequenza di provocazioni e clausole false, montate ad arte da parte del Presidente secondo le demenziali varianti del gioco dell’oca. L’ultimo capolavoro della serie, l’invito al centro destra a sostenere il programma della Giunta di centro sinistra negli ultimi mesi della legislatura (come condizione per il ritiro delle dimissioni di scioglimento) traduce la tragedia in farsa”.
“Non resta molto da dire sulla sinistra, ora che i sardi devono poter sperare sulla propria capacità di rifiuto piuttosto che sull’illusione che esista nell’isola una sinistra istituzionale ancora degna di considerazione. Quello che ne è rimasto non ha bisogno di ulteriori travestimenti, ha solo bisogno di ritrovare la propria ragion d’essere combattendo risolutamente i programmi politici di centrodestra e di centrosinistra che si spartiscono il gioco”.

mercoledì 24 dicembre 2008

Vigilia di Natale di lotta per le 11 cassiere di Carrefour di Quartu Sant'Elena. Il sostegno senza se e senza ma di Sinistra Critica

(Quartu Sant'Elena, 24 dicembre). Sinistra Critica è al fianco della lotta delle 11 cassiere licenziate da Carrefour - nel pressoché totale e indecente silenzio delle forze politiche che siedono nel Consiglio comunale di Quartu Sant'Elena - solo per avere chiesto il rispetto dei turni previsti nel contratto firmato con l'azienda.
Le 11 lavoratrici, organizzate nella Flaica-Cub, hanno volantinato questa mattina di fronte all'ingresso della sede Carrefour di Quartu e continueranno a battersi per ottenere giustizia. Sinistra Critica sarà dalla loro parte. Senza se e senza ma.
Come si può infatti parlare di esuberi quando, tutte le mattine, ci sono lunghissime code alle casse? Quando l'azienda ricorre spesso e volentieri all'impiego di lavoratori interinali? Qui ci troviamo chiaramente di fronte all'arroganza di un padrone che, nella sostanza, non rispetta nemmeno i contratti sottoscritti e le sentenze giudiziarie.
"Non è sufficiente neanche rivolgersi al giudice e ottenere ragione - si può leggere nel volantino distribuito ai clienti - se quale unica conseguenza della invocata tutela dei diritti minimi costituzionalmente garantiti, si riceve una bella lettera di licenziamento per esubero di personale".

martedì 23 dicembre 2008

Buon compleanno Dave Murray!


Oggi Dave Michael Murray compie 52 anni. Murray è l'unico chitarrista che si può ascoltare in ogni registrazione - ufficiale o meno - degli Iron Maiden. E' componente essenziale ed insostituibile del suono della Vergine di Ferro sin dal maggio 1976 (a parte una breve parentesi di qualche mese nel 1977, quando lasciò la band dopo una lite con l'egocentrico cantante di allora, Dennis Wilcock).

Il chitarrista dei Maiden, figlio della working class di Londra, è una persona semplice e dai mille sorrisi. Un musicista caldo e istintivo - modello per tanti - ed anche buon compositore. Portano infatti la sua firma brani come Charlot the Harlot, Still life, The prophecy, Public enema number one e Brave new world.

Continua a sorridere Dave!

venerdì 5 dicembre 2008

Sinistra Critica Sardegna: ciniche e irresponsabili le dimissioni di Renato Soru. Solidarietà ai lavoratori della chimica


La crisi della chimica sarda, la solidarietà ai lavoratori coinvolti e le dimissioni di Renato Soru sono al centro del comunicato di Sinistra Critica sarda. Il movimento per la sinistra anticapitalista giudica ciniche ed irresponsabili le dimissioni del presidente della Regione Sardegna.
Quel cittadino Soru protagonista di un conflitto di interessi -denunciato da pochissimi- perché detentore del 27,5 per cento (fonte wikipedia)delle azioni di Tiscali ed editore dell'Unità (giornale del Partito Democratico).
Dimissioni che piombano su una Finanziaria regionale in alto mare e su un'economia regionale devastata dalle dinamiche della globalizzazione capitalistica.



(5 dicembre) Sinistra Critica esprime solidarietà ai lavoratori scesi in sciopero a Porto Torres dopo la decisione della Polimeri Europa – società controllata dall’Eni - di sospendere per due mesi la produzione negli impianti del petrolchimico di Porto Torres e di ridurre la produzione del 30 per cento a Sarroch. Quello di Porto Torres è l’unico stabilimento che viene chiuso in Italia, con la messa a rischio di 4mila posti di lavoro.

In queste ore si paga la mancata applicazione dell’accordo sulla chimica del 2003, l’indifferenza dei governi nazionali (eppure l’Eni e quindi la Polimeri sono controllate dallo Stato), la mancanza di una politica industriale della Giunta Soru – che Sinistra critica sarda aveva già denunciato come componente interna al Prc sardo. Più in generale si paga l’applicazione di un modello di sviluppo estraneo e calato dall’alto, dannoso per l’ambiente, e che si è spesso accompagnato alla sradicamento di molte attività produttive locali.

L’aggravarsi dell’agonia della chimica si affianca al disastro del settore tessile - vedi Legler e dintorni – e alle delocalizzazioni dell’agroalimentare, di cui è esemplare la chiusura dello stabilimento Unilever di Cagliari.

Non possono essere i lavoratori a pagare la crisi indotta dell’industria chimica e l’irresponsabilità della classe politica e dirigente nazionale e regionale, la crisi di un capitalismo che in questi anni ha visto accumularsi enormi ricchezze nelle mani di padroni e dei manager.
In un contesto di crisi internazionale, decisamente più accentuata in una regione dall’apparato produttivo “fragile” come la Sardegna, appaiono come ciniche e irresponsabili le dimissioni del presidente della Giunta regionale Renato Soru.

A pochi mesi dalla conclusione naturale del suo mandato, il proprietario del 27, 5% del capitale di Tiscali – azienda che ora denuncia 250 esuberi concentrati a Cagliari - ed editore dell’Unità fa piombare le dimissioni su una Finanziaria regionale ancora in alto mare. Se queste dimissioni - messe sul tavolo di Giacomo Spissu per giocare una partita tutta interna alle caste e alle controcaste del Partito Democratico Sardo - non venissero ritirate entro Natale si andrebbe ad elezioni a febbraio e la Regione resterebbe senza bilancio almeno sino a maggio.

L'attuale governatore della Regione - che in mancanza di seri strumenti politici oggi ricorre al ricatto delle dimissioni - aveva esordito nel 2004 con severe e facili prediche sugli imprenditori "prenditori". In questi anni Soru ha però lasciato campo libero a tutti costoro - compreso se stesso - in una catastrofica corsa a tappe che parte dalla Legler, passa per il cappio del debito su migliaia di aziende agricole, e giunge al traguardo con l'Eni.
Sinistra Critica Sarda 5 dicembre 2008
Ufficio stampa 349 0893879 Info 328 0451582

martedì 2 dicembre 2008

La lotta al razzismo passa per Facebook

Fuori gli zingari dall'Italia, L'Italia si ferma a Roma...dopo è Terronia, Bruciamo i Cinesi: sono solo alcuni dei titoli dei gruppi razzisti su Facebook, il social network più esteso e più utilizzato su Internet.

Una rete che in Italia è cresciuta dai 100mila membri dell'inizio dell'anno ai 4 milioni del novembre 2008 (Fonte Il fenomeno Facebook- Il Sole 24 Ore) e che è divenuta luogo di ritrovo delle più becere minoranze xenofobe. Ma anche di gruppi che si battono attivamente contro il razzismo e segnalano, spesso inutilmente, gli abusi compiuti.

Tra questi Basta con il razzismo su Facebook, che invita ad estendere via email la denuncia anche ai media tradizionali. Di seguito il modello proposto:



"OGGETTO: Segnalazione contenuto razzista su Facebook
TESTO:Desidero segnalare titoli e link di alcuni dei numerosissimi gruppi a carattere razzista presenti nel social network Facebook. All'interno dei forum di questi gruppi vi sono messaggi di odio razziale, di istigazione alla violenza, di apologia di fascismo, di offesa a individui e a gruppi di individui. Nonostante le numerose segnalazioni fatte pervenire al gestore Facebook nelle ultime settimane, i gruppi non sono stati rimossi. Rappresentano un'ingiustizia, un pericolo e una vergogna e pertanto ne chiedo l'immediata cancellazione e l'eventuale sanzione. Richiedo inoltre, per il futuro, un maggior controllo e monitoraggio di tali fenomeni.
fuori gli zingari dall'italiahttp://www.facebook.com/group.php?gid=94296230060
piu' rum meno romhttp://www.facebook.com/group.php?gid=50349010415
L'Italia si ferma a Roma !!..Dopo é Terronia...http://www.facebook.com/group.php?gid=17968267678
Basta Zingari a Vicenzahttp://www.facebook.com/group.php?gid=35279203186
PIU' ROMANI , MENO ROMENI!http://www.facebook.com/group.php?gid=46608477160
VIA DALL'ITALIA STI ZINGARI DEL CAZZO!!!!!!!http://www.facebook.com/group.php?gid=46412156046"