"Mi lanciai verso la mia divinità personale: la semplicità.
Se lo rendevi più conciso e breve possibile, avevi meno possibilità di incappare nell'errore e nella menzogna. La genialità stava anche nel saper esprimere concetti profondi in modo semplice.
Le parole erano proiettili, le parole erano raggi di sole, le parole aprivano il varco della morte e della dannazione".
da Azzeccare i cavalli vincenti/Tirocinio di base (pag. 262)/editore Feltrinelli
venerdì 6 febbraio 2015
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