giovedì 11 luglio 2024

Livio Maitan, Il Dilemma cinese, Datanews, 1994

 



“Il dilemma cinese” ripercorre la storia della Cina dal 1919 ai primi anni ’90: la particolarità della rivoluzione e i rapporti con lo stalinismo, la prima fase postrivoluzionaria, la “grande rivoluzione culturale proletaria”, l’interludio che precede la morte di Mao, il nuovo corso di Deng Xiao Ping, l’esplosione della primavera 1989, il rilancio e la generalizzazione del nuovo corso (1991-1993).  In una fase di grandi cambiamenti per la Repubblica Popolare, Maitan propone una chiave di lettura della situazione cinese alternativa alle due interpretazioni prevalenti

“La prima – spiega l’autore nell’introduzione al volume – è consistita nel mettere l’accento sulle peculiarità, storiche e contemporanee, del paese, mentre la seconda ha teso a inserire il ‘caso ‘ cinese nella più generale tipologia delle società di transizione burocratizzate. Per parte nostra, riteniamo che, se si vuole afferrare il bandolo della matassa, è necessario combinare gli elementi più validi delle due interpretazioni, cogliendo tutti gli incontestabili elementi di specificità, ma al tempo stesso non perdendo di vista elementi di fondo comuni che hanno caratterizzato l’esperienza delle società postcapitalistiche, in Europa e in Asia, come, per certi aspetti, nella stessa Cuba”.

La prima parte del saggio, sottolinea Maitan, riprende “Partito, esercito e masse nella crisi cinese” (Samonà e Savelli, 1969) dello stesso autore. Chiudono il libro delle utilissime appendici che affrontano, fra gli altri aspetti, la “figura contradditoria” di Mao Zedong, il conflitto armato fra Cina e Vietnam e un glossario con i principali protagonisti della storia cinese del Novecento.

 

Nessun commento: