Signor Presidente, dopo diverse settimane di bombardamenti è ormai chiaro che la guerra portata avanti da Stati Uniti e Gran Bretagna non ha avuto alcun effetto relativamente all'obiettivo dichiarato di combattere il terrorismo.
Come nel caso dei bombardamenti NATO in Yugoslavia, le vittime civili sono la stragrande maggioranza. Sono state ripetutamente colpite installazioni della Croce rossa in aperta violazione di ogni convenzione internazionale, a cominciare dalla Convenzione di Ginevra.
Osama Bin Laden ha potuto parlare piu'volte all'opinione pubblica internazionale nel tentativo di accreditare il terrorismo fondamentalista come l'unica risposta esistente contro le ingiustizie del mondo. In numerosi Paesi con popolazione islamica e' cresciuta la forza e l'influenza delle
organizzazioni fondamentaliste con gravi pericoli per la stabilita' interna e mondiale.
Il vero obiettivo perseguito dal Governo degli Stati Uniti e' rafforzare la propria egemonia nell'intero campo occidentale. Appare sempre piu grave la crisi di credibilita' delle Nazioni Unite, ormai ridotte ad un ruolo comprimario e notarile relativamente alle vicende mondiali. L'Unione europea e'sempre piu'cancellata come soggettivita' autonoma, mentre aumentano tensioni ed incidenti diplomatici fra le Cancellerie europee, che sembrano unicamente interessate ad una competizione per
accreditarsi come migliori e piu'fedeli alleati degli Stati Uniti.
Rifondazione comunista votera' contro l'invio di truppe italiane e mezzi per questa guerra, coerentemente con il voto gia' espresso contro la decisione incostituzionale di appoggiare una guerra che si rivela al contempo ingiusta ed inefficace.
Continuare a ripetere, come fa ad esempio il senatore Angius, che Rifondazione comunista non e' ne con il terrorismo ne con la guerra, oltre ad essere palesemente non vero, risulta offensivo non nei confronti esclusivamente di Rifondazione comunista, ma di quella significativa parte di cittadini del mondo cattolico, intellettuali e financo esponenti del Parlamento che non ci stanno con la guerra a tutti i costi e chiedono la cessazione immediata dei bombardamenti, che si impegnano con il volontariato, come Gino Strada ed Emergency, sotto le bombe in Afghanistan, che rifiutano l'ipocrisia di un sostegno economico alla Palestina senza che prima venga fermata l'aggressione di Israele. La guerra ha sempre diviso la sinistra.. (Gigi Malabarba -Rifondazione Comunista)
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