Nella sua importante opera Il Secolo breve (Bur),lo storico Eric J. Hobsbawm analizza la grande depressione che ebbe inizio nel 1929.
Anche allora si verificò una crisi del sistema bancario. Ma non è la sola analogia.
Quando si verificò il crollo -spiega Hobsbawm - esso fu anche più violento negli Usa, perché un'espansione in ritardo della domanda era stata alimentata per mezzo di un'enorme espansione del credito ai consumatori. (...). Le banche, già colpite dal boom della speculazione immobiliare che, favorito come di consueto dall'ottimismo degli illusi e dal proliferare di iniziative finanziarie truffaldine aveva toccato il culmine alcuni anni prima del grande crollo, gravate di crediti inesigibili, si rifiutarono di finanziare nuovi prestiti immobiliari e di rifinanziare quelli esistenti.
Questo peraltro non impedì alla banche americane di fallire a migliaia, mentre (nel 1933) quasi la metà di tutti i mutui immobiliari statunitensi non venivano pagati e un migliaio di proprietà al giorno venivano sequestrate (pp. 124-125).
martedì 18 novembre 2008
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